
Quando ci si rivolge ad uno psicoterapeuta?
La sofferenza può presentarsi sotto forma di un sintomo specifico oppure può essere uno stato di inquietudine generale, di ansia o di tristezza che non passano.
A volte sono situazioni di separazione e abbandono a creare momenti di difficoltà e malessere che causano sofferenza.
Altre volte, può esserci uno sconvolgimento emotivo dovuto ad eventi traumatici: un incidente, una grave malattia, un lutto.
In questi casi è indispensabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Psicologo o psicoterapeuta?
Solo lo psicoterapeuta è abilitato a condurre psicoterapie.
Lo psicoterapeuta è laureato in Psicologia, ha sostenuto e superato l'Esame di Stato, si è diplomato presso una Scuola di Specializzazione post-laurea della durata di quattro anni ed è iscritto all'Albo professionale dell'Ordine degli Psicologi e Psicoterapeuti sezione A.
La Dr.ssa Irene d'Elia è psicoterapeuta, abilitata all'esercizio della professione ed è iscritta all'Ordine degli Psicologi dell'Emilia Romagna, con numero 5380, sezione A. https://www.ordinepsicologier.it/it/albo/5380a-irene-d%27elia
Garanzie
L’asse portante della formazione professionale orientata analiticamente, secondo l’insegnamento di Freud e Lacan, è che il terapeuta si è sottoposto lui stesso ad un’analisi. Questa psicoanalisi deve arrivare a rendere testimonianza di un cambiamento nell’analista, tale da renderlo in grado di sostenere un ascolto adeguato.
L’asse portante della formazione professionale orientata analiticamente, secondo l’insegnamento di Freud e Lacan, è che il terapeuta si è sottoposto lui stesso ad un’analisi. Questa psicoanalisi deve arrivare a rendere testimonianza di un cambiamento nell’analista, tale da renderlo in grado di sostenere un ascolto adeguato.
Formazione continua
La Scuola Lacaniana di Psicoanalisi sostiene l’indispensabilità della formazione continua che consiste nel lavoro con i colleghi in gruppi di studio, durante i Convegni, nella supervisione e nel controllo dei casi clinici. Uno stimolo costante che consente di tener vivo il proprio desiderio di curante e l’etica di questa professione.